Gli anfibi sono una delle classi animali più a rischio, il 41 per cento, infatti, è in pericolo d’estinzione. Per questo motivo, un team di ricercatori ha proposto progetti di eco-ingegneria per proteggerli dal cambiamento climatico.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Applied Ecology , ha individuato una vasta gamma di soluzioni di gestione ambientale che potrebbero essere fondamentali per la sopravvivenza di questi animali, la cui principale minaccia è rappresentata dalla perdita di habitat prodotta dal riscaldamento globale. Secondo gli esperti, infatti, è necessario creare rifugi o microhabitat.
Tra rimedi c’è un sistema d’irrigazione portatile per aumentare l’umidità del terreno fertile e quindi il beneficio delle specie che depongono le loro uova tra il fogliame bagnato, come ad esempio alcune rane originarie dell’America Centrale, la cui popolazione è a rischio a causa della siccità. O integrare lo strato di fogliame con foglie addizionali nelle zone in cui scarseggiano. Dove possibile, e nel caso degli anfibi che si riproducono ponendo le loro uova tre la foglie di bromeliacee, una strategia sarebbe quella di creare luoghi di riproduzione artificiale come è già stato fatto per le velenose Dendrobates (rane freccia rosse e blu) che vivono nella zona dell’America Centrale e nel Sud America.
Per il momento, però, si tratta di progetti pilota ancora in via di sperimentazione. L’idea dei ricercatori è quella di raccogliere proposte, effettuare dei test e in base a i risultati scegliere
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